Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 31303 del 22 giugno 2017

ECLI:IT:CASS:2017:31303PEN

Massima

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Il provvedimento di confisca di beni, quale misura di prevenzione patrimoniale, può essere legittimamente adottato nei confronti di soggetti ritenuti socialmente pericolosi, anche se i beni confiscati non sono intestati direttamente a tali soggetti, purché sia dimostrato un concreto interesse personale del proposto all'impugnazione del provvedimento, al fine di sottrarli alla massa patrimoniale quantificabile in rapporto ai suoi proventi, per eseguire una corretta analisi della sua complessiva proporzionalità. In assenza di tale interesse, il ricorso proposto dal coniuge del soggetto ritenuto socialmente pericoloso, titolare formale dei beni confiscati, è inammissibile. La confisca può essere disposta anche sulla base di una valutazione della pericolosità sociale del soggetto e della sproporzione tra il suo tenore di vita e i redditi dichiarati, senza necessità di una prova diretta della provenienza illecita dei beni, essendo sufficiente l'assenza di giustificazione della loro legittima provenienza. Tuttavia, ove il soggetto proponga elementi idonei a dimostrare la legittima provenienza dei beni, come l'acquisto con i proventi di una vincita al lotto o di un riscatto di polizza vita, il giudice è tenuto a valutare specificamente tali circostanze, senza poter procedere ad una indebita inversione dell'onere della prova.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. PETRUZZELLIS Anna - rel. Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato (OMISSIS);
avverso il decreto del 27/10/2016 della CORTE APPELLO di TRIESTE;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANNA PETRUZZELLIS;
lette la requisitoria del PG in persona del Sostituto Procuratore Dr. LOY MARIA FRANCESCA, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d'appello di Trieste, con decreto del 27/10/2016, ha confermato la misura di prevenzione de…

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