Il silenzio-assenso formatosi sulla domanda di permesso di costruire, per decorso del termine previsto dalla legge, preclude all'amministrazione comunale l'adozione di un successivo provvedimento di demolizione delle opere realizzate, in assenza di un previo annullamento in autotutela del titolo edilizio tacitamente rilasciato. Infatti, l'art. 20, comma 8, del D.P.R. n. 380/2001 stabilisce che, decorso inutilmente il termine per l'adozione del provvedimento conclusivo, ove il dirigente o il responsabile dell'ufficio non abbia opposto motivato diniego, sulla domanda di permesso di costruire, si intende formato il silenzio-assenso, fatti salvi i soli casi in cui sussistano vincoli relativi all'assetto idrogeologico, ambientali, paesaggistici o culturali. Pertanto, l'amministrazione comunale, prima di emettere un ordine di demolizione, è tenuta a valutare l'interesse pubblico concreto ed attuale alla rimozione del titolo edilizio tacitamente formatosi, in comparazione con l'affidamento del destinatario, secondo quanto previsto dall'art. 21-nonies della legge n. 241/1990, come riformato dalla legge n. 124/2015. Solo all'esito di tale ponderazione, l'amministrazione potrà legittimamente procedere all'annullamento in autotutela del titolo edilizio tacito e, conseguentemente, all'adozione del provvedimento demolitorio.