Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 21400 del 18 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:21400PEN

Massima

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Il delitto di associazione a delinquere non può essere configurato nei confronti di esponenti di un'associazione sindacale che commettano reati nel contesto dell'attività sindacale, salvo che non emerga chiaramente la sussistenza di un programma criminoso autonomo e distinto dalle finalità tipiche dell'attività sindacale. Infatti, il fine lecito perseguito dall'associazione sindacale non può scriminare il carattere illecito delle condotte poste in essere per realizzarlo, ma è necessario accertare che l'associazione abbia assunto una struttura e una finalità propria, distinta e ulteriore rispetto a quella sindacale, tale da configurare un programma criminoso autonomo. Pertanto, la mera commissione di reati-mezzo nell'ambito dell'attività sindacale, pur se gravi e ripetuti, non è sufficiente a integrare il delitto di associazione a delinquere, essendo necessario che emerga chiaramente la sussistenza di un programma criminoso autonomo e distinto dalle finalità tipiche dell'attività sindacale. In tali casi, inoltre, la valutazione della gravità indiziaria deve essere effettuata con particolare rigore, tenendo conto della difficoltà di distinguere tra condotte finalizzate a interessi individuali di profitto e di potere e condotte costituenti lotta, anche dura, per ottenere migliori condizioni di lavoro. Infine, la modifica della misura cautelare da divieto di dimora a obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, pur comportando una minore limitazione della libertà personale, non è consentita in sede di riesame, in quanto determina una maggiore compressione della libertà personale dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. DI NICOLA T. Paola - Consigliere

Dott. DI GERONIMO Paolo - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio rel. Consiglie - N. 42196/2022

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Piacenza;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS) (CUI (OMISSIS)), nato in (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
e da (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 5 agosto 2022 emessa dal Tribunale di Bologna;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal consigliere Fabrizio D'Arcangelo…

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