Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 15267 del 21 aprile 2010

ECLI:IT:CASS:2010:15267PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la motivazione di un'ordinanza cautelare emessa in sede di riesame, non può procedere a una rilettura degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione, in quanto tale apprezzamento è riservato in via esclusiva al giudice del merito. Il controllo di legittimità sulla motivazione si limita a verificare la completezza e la coerenza logica del percorso argomentativo seguito dal giudice, senza poter sindacare la valutazione della gravità indiziaria, la quale deve essere orientata non alla certezza, ma all'elevata probabilità di colpevolezza dell'indagato, in considerazione del contesto incidentale del procedimento de libertate e dello stato degli atti in quel momento. Pertanto, la prospettazione di una diversa e più adeguata valutazione del quadro indiziario da parte del ricorrente non integra il vizio di motivazione, rendendo inammissibile il ricorso per cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. GRAMENDOLA Francesc - rel. Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BE. AL. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 2563/2009 TRIB. LIBERTA' di BOLOGNA, del 21/12/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRAMENDOLA ((omissis));

sentite le conclusioni del PG Dott. VOLPE Giuseppe che ha chiesto il rigetto del ricorso.

Osserva in:

FATTO E DIRITTO

Con l'ordinanza indicata in epigrafe il Tribunale di Bologna, adito dall'indagato Be. Al. i…

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