Il provvedimento amministrativo di diniego del rinnovo dell'Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.) per l'esercizio di una discarica di rifiuti non pericolosi, basato unicamente sulla rilevata illegittimità urbanistica della precedente A.I.A. rilasciata nel 2009, è affetto da grave lacuna motivazionale, in quanto l'Amministrazione non ha adeguatamente valutato e ponderato tutti gli interessi pubblici e privati coinvolti, né ha effettuato una compiuta comparazione tra gli stessi, omettendo altresì di considerare la possibilità di esercitare il potere di localizzazione in variante urbanistica previsto dalla legge. L'Amministrazione, nel procedimento di rinnovo dell'A.I.A., è tenuta a motivare in modo esaustivo le ragioni per cui il protrarsi dell'esercizio della discarica potrebbe nuocere all'interesse pubblico, tenendo conto anche dell'affidamento ingenerato nel privato dalla pregressa autorizzazione, nonché della ridotta distanza logico-tecnica tra la precedente e la nuova destinazione urbanistica dell'area. Il provvedimento di diniego, pertanto, deve essere annullato per carenza di motivazione, salvi i successivi provvedimenti dell'Autorità amministrativa.