Cassazione penale Sez. III sentenza n. 9931 del 11 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:9931PEN

Massima

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Il coinvolgimento di un soggetto in un'associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti può essere desunto anche da elementi indiziari, quali le intercettazioni telefoniche e ambientali, che dimostrino la sua partecipazione attiva e continuativa alle attività illecite del sodalizio, a prescindere dalla sua residenza in una località distante dal luogo di commissione dei reati. Infatti, la stabilità del vincolo associativo e il ruolo specifico del singolo membro non richiedono necessariamente la sua presenza fisica costante nel luogo in cui si svolgono le attività criminose, essendo sufficiente la sua disponibilità a collaborare con gli altri associati e a svolgere le mansioni loro affidate, anche a distanza. Pertanto, la motivazione della sentenza di condanna per il reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti può ritenersi adeguata e priva di vizi logici quando, attraverso un puntuale esame delle risultanze probatorie, in particolare delle conversazioni intercettate, il giudice di merito abbia accertato in modo congruo e privo di contraddizioni il coinvolgimento del soggetto nel sodalizio criminoso, anche in assenza della sua costante presenza fisica nel luogo di commissione dei reati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LUPO Ernesto - Presidente

Dott. PETTI Ciro - Consigliere

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. MARMO Margherita - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Pe. Vi. nato il (OMESSO);

avverso la sentenza del 28.11.2008 della Corte di Appello di Lecce;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. ((omissis));

sentite le conclusioni del P. G., dr. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso.

OSSERVA

1) Con sentenza in data 11.7.2007 il GUP del Tribunale di Lecce condannava Pe. Vi. , riconosciute le circostanze attenuanti generiche ed applicata la diminuente per la scelta del rito, alla pena di anni sei di reclusione per …

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