Cassazione penale Sez. II sentenza n. 22033 del 22 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:22033PEN

Massima

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Il reato di truffa aggravata ai danni dell'INPS si configura quando l'imputato, in concorso con altri, mediante artifici e raggiri, induce in errore l'ente previdenziale in ordine alla sussistenza dei requisiti per l'erogazione di prestazioni assistenziali, quali l'assicurazione sociale per l'impiego (ASPI e MINIASPI) e il reddito di attivazione e garanzia, ottenendone indebitamente il pagamento. La valutazione degli elementi indiziari e probatori, volta a dimostrare la condotta fraudolenta dell'imputato, rientra nella competenza esclusiva del giudice di merito, il cui apprezzamento è insindacabile in sede di legittimità, salvo che non risulti affetto da manifesta illogicità o contraddittorietà. In caso di doppia conforme, la motivazione della sentenza di appello si integra con quella di primo grado, formando un unico complessivo corpo argomentativo, che non può essere sindacato in cassazione se sorretto da adeguata e logica giustificazione. La declaratoria di prescrizione di alcune condotte non preclude l'utilizzo degli elementi indiziari relativi a tali condotte ai fini della valutazione della responsabilità per i fatti successivi, purché la motivazione risulti coerente e non contraddittoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. D'AURIA Donato - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 23/03/2022 della CORTE APPELLO di TRENTO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. DI PISA FABIO;
lette le conclusioni scritte ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23 comma 8 formulate dal Sostituto Procuratore Generale, nella persona di Dr. ASSUNTA COCOMELLO, che ha concluso chiedendo dichiararsi la inammissibilita' del ricorso
RITENUTO IN FATTO E CON…

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