Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Reggio Calabria sentenza n. 926 del 2015

ECLI:IT:TARRC:2015:926SENT

Massima

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Il proprietario di un immobile che abbia realizzato abusivamente opere di recinzione e accesso su area demaniale marittima, occupandola senza titolo, è tenuto a demolire tali opere e a ripristinare lo stato dei luoghi, anche qualora l'occupazione sia stata di lunga durata e l'area sia stata utilizzata come verde privato. L'Amministrazione competente, una volta accertata la realizzazione abusiva, deve ordinare la demolizione senza indugio, a prescindere dalla pendenza di eventuali istanze di sanatoria, in quanto il demanio marittimo è inalienabile e imprescrittibile e la tutela dell'interesse pubblico alla libera fruizione degli spazi demaniali prevale sulle esigenze private di mantenimento delle opere abusive. La mancata tempestiva azione repressiva da parte dell'Amministrazione non può legittimare il perdurare dell'occupazione abusiva, essendo onere del proprietario verificare la legittimità delle opere realizzate e provvedere al loro adeguamento o rimozione. L'ordine di demolizione deve essere adeguatamente motivato, con riferimento all'accertamento dell'abuso e alla prevalenza dell'interesse pubblico, senza che sia necessaria una puntuale comparazione degli interessi in gioco, trattandosi di un provvedimento vincolato.

Sentenza completa

N. 00338/2010
REG.RIC.

N. 00926/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00338/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

Sezione Staccata di Reggio Calabria

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 338 del 2010, proposto dai signori ((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Reggio Calabria, via Fra' ((omissis))', 36;

contro

il Comune di Reggio di Calabria,in persona del Sindaco
pro tempore
rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Reggio Calabria, via Castello, 1;

per l'annullamento

dell'ordinanza n.29/10 2010 con cui è stata ordinata la demolizione di opere realizzate abusivamente;

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