Consiglio di Stato sentenza n. 7560 del 2019

ECLI:IT:CDS:2019:7560SENT

Massima

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Il Comune, nell'esercizio della propria potestà pianificatoria, può legittimamente modificare la destinazione urbanistica di un'area, anche in senso più restrittivo rispetto a precedenti previsioni edificatorie, purché tale scelta sia adeguatamente motivata e risponda a esigenze di tutela di interessi pubblici primari, come quelli di salvaguardia ambientale e paesaggistica. Il mero decorso di un significativo lasso di tempo tra l'adozione e l'approvazione della variante urbanistica non comporta di per sé l'illegittimità della stessa, in assenza di fatti rilevanti sopravvenuti che impongano una rivalutazione delle ragioni poste a fondamento della variante. Inoltre, la previsione di una nuova destinazione urbanistica a "zona di salvaguardia" non integra un vincolo espropriativo, ma costituisce espressione del potere conformativo della proprietà, senza comportare una intollerabile compressione del diritto dominicale. Infine, l'Amministrazione è tenuta a rispettare gli oneri pubblicitari previsti dalla legge regionale per l'adozione e l'approvazione della variante urbanistica, ma l'omissione di tali formalità può essere sanata in sede giurisdizionale mediante la produzione di idonea documentazione comprovante l'avvenuto adempimento.

Sentenza completa

Pubblicato il 06/11/2019

N. 07560/2019REG.PROV.COLL.

N. 08665/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8665 del 2011, proposto dal Comune di Porto Torres, in persona del Sindaco in carica
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Agostino Giordo e Rosanna Patta, elettivamente domiciliato presso la signora Antonia De Angelis in Roma, via Portuense, n. 104,

contro

i signori Giorgio Zanello, Anna Falchi, Vittorio Caria, Alberto Carletti, Enio Cigni, Alma Colombino, Michele Colombino, Angelo Colombino (in qualità di eredi del signor Paolo Colombino), Aldo Anselmo Torella (in qualità di erede del signor Ezio Torella), Maria Rosa Falchi, Nunziata Falchi, Paola Falchi, Teresa Falchi, Pietro Gratarola, Umberto …

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