Cassazione penale Sez. V sentenza n. 20839 del 14 maggio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:20839PEN

Massima

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Il comportamento violento e prevaricatore di un soggetto nei confronti del coniuge, caratterizzato da atti di minaccia, aggressione e violazione di domicilio, integra i reati di maltrattamenti in famiglia, minaccia, violenza privata e lesioni personali, anche quando il coniuge abbia precedentemente assunto condotte aggressive nei confronti del soggetto. Il mancato adempimento dell'obbligo di mantenimento nei confronti del figlio minore non può essere giustificato dalla compensazione di crediti vantati dal genitore, in quanto la posizione del minore prevale sulle ragioni di credito tra i coniugi. La valutazione della prova testimoniale e documentale effettuata dal giudice di merito, se sorretta da motivazione logica e immune da vizi, è insindacabile in sede di legittimità, non potendosi in tale sede procedere a una nuova valutazione del materiale probatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 09/05/2012 della Corte d'appello di Messina R.G. n. 456/2011;

visti gli atti, il provvedimento impugnato, il ricorso e la memoria depositata nell'interesse del ricorrente;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

udito il Procuratore Generale, in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO<…

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