Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 11519 del 10 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:11519PEN

Massima

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Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione della concessione delle circostanze attenuanti generiche e nella determinazione della pena, sindacabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o arbitrarietà. La motivazione del giudice, anche se sintetica, soddisfa l'obbligo di cui all'art. 133 c.p. quando evidenzia l'eseguita valutazione di uno o più dei criteri ivi indicati, senza necessità di un'analitica esposizione. Il ricorso per cassazione che si limiti a riproporre le medesime doglianze già disattese dal giudice di merito, senza confrontarsi con la relativa motivazione, è inammissibile per aspecificità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino - Presidente

Dott. MASSAFRA Umberto - rel. Consigliere

Dott. MARINELLI Felicetta - Consigliere

Dott. PICCININNI Carlo - Consigliere

Dott. ESPOSITO Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 3332/2010 CORTE APPELLO di CATANIA, del 25/09/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 19/12/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. UMBERTO MASSAFRA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GERACI Vincenzo che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Ricorre per cassazione il difensore di fiducia di (OMISSIS)…

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