La classificazione tecnico-funzionale delle strade statali, ai sensi dell'art. 2, comma 2, del d.lgs. n. 285/1992 (Codice della strada), rientra nelle competenze dell'ente proprietario, che deve provvedere alla classificazione della propria rete stradale entro un anno dall'emanazione delle relative norme da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ai sensi dell'art. 13, comma 5, del medesimo codice. In assenza di tali norme, l'ente gestore della rete stradale, nell'esercizio dei compiti dell'ente proprietario, può legittimamente procedere alla classificazione tecnico-funzionale delle strade esistenti sulla base delle caratteristiche costruttive, tecniche e funzionali di cui all'art. 2, comma 2, del codice, anche in un'ottica di massima precauzione per la sicurezza della circolazione. Tale classificazione, essendo meramente ricognitiva e gestoria, non richiede una particolare motivazione, né è soggetta a sindacato giurisdizionale, salvo che non risulti manifestamente irragionevole o arbitraria. Le norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade e delle intersezioni stradali, di cui ai decreti ministeriali 5 novembre 2001, n. 6792 e 19 aprile 2006, costituiscono il riferimento tecnico cui la progettazione di interventi di adeguamento di tronchi e intersezioni stradali esistenti deve tendere, senza che la mancata integrale conformità a tali prescrizioni possa comportare l'automatica assimilazione della strada ad una classe inferiore, ove essa presenti comunque le caratteristiche minime previste dall'art. 2, comma 3, del codice della strada per la classificazione come strada extraurbana principale di tipo "B".