Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 14839 del 31 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:14839PEN

Massima

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Il giudice del riesame, investito della decisione sulla misura cautelare a seguito di annullamento in sede di legittimità, è tenuto ad esaminare compiutamente i motivi di doglianza articolati dal ricorrente, anche se attinenti a profili procedurali, qualora il suo interesse alla nuova pronuncia sia individuabile nell'eventuale ottenimento di una equa riparazione per la custodia cautelare asseritamente subita in maniera ingiusta. In tale ipotesi, il giudice non può limitarsi a richiamare per relationem gli elementi della precedente ordinanza cautelare annullata, ma deve confrontarsi con le specifiche censure difensive, ivi comprese quelle relative alla valutazione degli elementi indiziari a favore dell'indagato, in quanto strettamente connesse alla questione fondamentale della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza. L'omissione di tale esame integra un vizio di motivazione che comporta l'annullamento dell'ordinanza con rinvio per nuovo esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. VILLONI O. - rel. Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n. (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 238/13 Tribunale di Salerno, Sezione per il Riesame del 24/06/2013;

esaminati gli atti e letti il ricorso ed il provvedimento decisorio impugnato;

udito il Pubblico Ministero in persona del sostituto P.G., Dott. ((omissis)) che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udita in camera di consiglio la relazione del Consigliere Dott. ((omissis));

udito il difensore del ricorrente, Avv. (OMISSIS) che ha insistito per l'…

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