Cassazione penale Sez. II sentenza n. 18329 del 3 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:18329PEN

Massima

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Il coinvolgimento di un soggetto nelle dinamiche di un'associazione mafiosa può essere desunto da una pluralità di elementi indiziari, quali la partecipazione a spedizioni punitive, lo svolgimento di incarichi sul territorio di riferimento del clan, il favoreggiamento della latitanza di esponenti di vertice, nonché le conversazioni intercettate che rivelino riferimenti alle attività della "famiglia" mafiosa, ai versamenti di denaro, alla direzione dell'organizzazione, al rischio di condanna per il reato associativo, alla ricezione di denaro da altri associati, alla tutela di latitanti autori di gravi delitti. L'interpretazione e la valutazione del contenuto di tali conversazioni, anche quando il linguaggio utilizzato sia criptico o cifrato, costituisce questione di fatto rimessa alla competenza del giudice di merito, il cui apprezzamento non è sindacabile in sede di legittimità se non nei limiti della manifesta illogicità e irragionevolezza della motivazione. La presunzione di adeguatezza della custodia cautelare in carcere non è superata dalla mera deduzione di una volontà di estromissione definitiva dalla compagine associativa, in assenza di condotte concrete e univoche dell'indagato tali da farlo ritenere del tutto estraneo e definitivamente escluso dal contesto criminale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. PARDO Ignazi - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n.1676/2015 TRIB. LIBERTA' di CATANIA, del 22/10/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. IGNAZIO PARDO;
sentite le conclusioni del Procuratore Generale Dott. ((omissis)) che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
Udito il difensore avv.to (OMISSIS) che ha chiesto l'accoglimento del ricorso ed ha prodotto provvedimento emesso nei confronti del coindagato.
RITENUTO IN FATTO
1.1…

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