Cassazione penale Sez. V sentenza n. 24584 del 24 giugno 2022

ECLI:IT:CASS:2022:24584PEN

Massima

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Il diritto di critica politica, pur costituendo un'espressione della libertà di manifestazione del pensiero costituzionalmente e convenzionalmente garantita, non può legittimare l'attribuzione di fatti oggettivamente falsi, anche se in un contesto di denuncia di presunti comportamenti scorretti o inefficienti di pubblici amministratori. Affinché la critica politica possa essere ritenuta scriminata, è necessario che essa si fondi su un serio e diligente lavoro di ricerca, tale da assicurare quantomeno la verità oggettiva delle informazioni di base su cui si innesta l'analisi e la censura politica, non essendo sufficiente il mero carattere congetturale e opinabile che è proprio della critica. Pertanto, la diffamazione commessa attraverso la divulgazione di notizie false, anche se in un contesto di critica politica, integra un illecito penale e civile, sanzionabile con la pena pecuniaria, salvo che ricorrano circostanze eccezionali di particolare gravità, oggettiva e soggettiva, che possano giustificare l'applicazione della pena detentiva, in ossequio ai principi affermati dalla Corte Costituzionale in materia di bilanciamento tra libertà di manifestazione del pensiero e tutela della reputazione individuale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SCARLINI Enrico V.S. - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. SESSA Renata - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/05/2020 della CORTE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere RENATA SESSA;
il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. LETTIERI Nicola, ha concluso chiedendo dichiararsi inammissibile il ricorso;
il difensore della parte civile ha chiesto (Ndr: testo originale non comprensibile).
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 20.5.…

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