Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 5330 del 2003

ECLI:IT:TARNA:2003:5330SENT

Massima

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Il Comune non può negare il rilascio della concessione edilizia per la costruzione di nuovi edifici in una zona già sostanzialmente urbanizzata, senza aver previamente valutato in modo adeguato e congruo lo stato di urbanizzazione esistente e le concrete ulteriori esigenze di urbanizzazione indotte dalla nuova edificazione. Qualora il territorio risulti già, più o meno intensamente, urbanizzato, la mancanza dello strumento urbanistico esecutivo (piano di lottizzazione o piano particolareggiato) non può essere invocata come unico fondamento per il diniego della concessione edilizia. In tali casi intermedi, caratterizzati da una sostanziale, anche se non completa urbanizzazione, l'Ente locale è tenuto a valutare adeguatamente lo stato di urbanizzazione già presente nella zona e a motivare congruamente le concrete e ulteriori esigenze di urbanizzazione indotte dalla nuova costruzione, al fine di giustificare un eventuale diniego. L'Amministrazione comunale, essendo in possesso delle informazioni concernenti l'effettiva consistenza del reticolo connettivo del suo territorio, comprendente le opere di urbanizzazione primaria e secondaria, i servizi pubblici nonché le edificazioni pubbliche e private già esistenti, è sicuramente in grado di stabilire se e in che misura un ulteriore, eventuale carico edilizio possa armonicamente inserirsi nell'assetto del territorio già realizzato o in via di realizzazione. Pertanto, il Comune può rifiutare ulteriori assensi edilizi solo a condizione che motivi adeguatamente le ragioni del diniego, in rapporto alla situazione generale del comprensorio a quel momento esistente. Qualora il Comune non abbia ponderato adeguatamente se l'ulteriore realizzazione edilizia proposta potesse essere consentita dallo stato di urbanizzazione nella zona, il provvedimento di diniego della concessione edilizia risulterà affetto da difetto di motivazione e di istruttoria, e pertanto illegittimo.

Sentenza completa

FATTO
Con atto notificato in data 30 aprile 2002 e depositato il 28 maggio 2002, il sig. A. ha premesso di essere comproprietario di un suolo sito nel Comune di M., (...) ricadente in zona C3 di espansione del PRG approvato il 29 dicembre 1983.
In data 18 luglio 2001, egli inoltrava richiesta di concessione edilizia per la costruzione di tre villette a schiera, assunta al protocollo generale del Comune al n. 6233.
Con il provvedimento fatto oggetto d'impugnazione, in data 4 marzo 2002 il responsabile del servizio urbanistica-edilizia privata dell'Ente respingeva la domanda, su conforme parere contrario della Commissione Edilizia, espresso in data 28 febbraio 2002.
Avverso tale atto di diniego, il ricorrente ha proposto i seguenti motivi di diritto:
Contraddittorietà - violazione del principio di ragionevolezza - eccesso di potere per incongruenza manifesta e carenza dei presupposti - irragionevolezza - illogicità - violazione e falsa applicazione art. 3 L. …

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