Cassazione penale Sez. II sentenza n. 15694 del 9 aprile 2018

ECLI:IT:CASS:2018:15694PEN

Massima

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La confisca definitiva di beni disposta in sede di misura di prevenzione non può essere revocata parzialmente sulla base di elementi di novità che, pur se non dedotti in precedenza, non siano idonei a mutare radicalmente i termini della valutazione già operata, essendo rilevanti ai fini della revoca "ex tunc" solo le prove nuove scoperte o sopravvenute rispetto alla conclusione del procedimento di prevenzione, e non anche quelle deducibili ma non dedotte in tale sede. Il giudice di merito, nel valutare la richiesta di revoca, deve esaminare complessivamente gli elementi acquisiti nel procedimento penale e di prevenzione, verificando se il dato di novità allegato sia effettivamente in grado di incidere sulla precedente valutazione di pericolosità sociale e di contiguità dell'imprenditore all'organizzazione mafiosa, che ha giustificato l'adozione della misura di confisca divenuta definitiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Presidente

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. BORSELLINO Maria - est. Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. GUERRA M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso il decreto emesso dalla Corte di appello di Palermo il 22 luglio 2017;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa svolta dal consigliere ((omissis));
lette le conclusioni depositate il 19 dicembre 2017, del Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la pronunzia in epigrafe, la Co…

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