Cassazione penale Sez. I sentenza n. 21737 del 16 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:21737PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato di omicidio può essere integrato dalla presenza dell'agente sul luogo e al momento del fatto, qualora tale presenza sia causalmente apprezzabile in termini di rafforzamento del proposito criminoso dell'esecutore materiale, in quanto idonea a ingenerare nella vittima il convincimento della natura amichevole e pacificatrice dell'incontro. Tuttavia, ai fini della configurabilità di tale forma di concorso, è necessario che le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, pur se convergenti, siano sorrette da adeguati riscontri esterni individualizzanti, che consentano di inferire con elevato grado di probabilità e credibilità razionale la riferibilità soggettiva del fatto all'indagato. In particolare, occorre accertare i rapporti personali tra i dichiaranti e le loro fonti di conoscenza, nonché la precisa natura del contributo causale dell'indagato alla realizzazione del delitto, anche in relazione all'eventuale successiva maturazione della decisione omicidiaria. La mera presenza sul luogo del fatto e il successivo atteggiamento di pianto, pur elementi da valutare nel complessivo quadro indiziario, non sono di per sé sufficienti a integrare il concorso morale, in assenza di riscontri più pregnanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. SARACENO Rosa A. - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Frances - Rel. Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 07/07/2017 del TRIBUNALE di REGGIO CALABRIA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Centofanti Francesco;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott.ssa De Masellis Mariella, che ha chiesto rigettarsi il ricorso;
udito il difensore avvocato (OMISSIS), che ha chiesto accogliersi il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Reggio Calabria, investito di richiesta di riesa…

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