Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 23155 del 14 giugno 2007

ECLI:IT:CASS:2007:23155PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il metodo mafioso, quale circostanza aggravante ai sensi della Legge n. 203 del 1991, articolo 7, richiede l'accertamento di specifici elementi concreti e non meramente assertivi o evocativi, che dimostrino l'effettiva incidenza della forza di intimidazione e della pressione derivanti da assetti organizzativi mafiosi sulla condotta criminosa dell'indagato e sulla libera autodeterminazione della vittima. Pertanto, la semplice contestualizzazione territoriale della condotta in un contesto ad elevata infiltrazione mafiosa non è sufficiente a integrare tale aggravante, essendo necessario individuare i concreti tratti esteriori del comportamento criminoso che ne connotino l'ascrizione alla metodologia mafiosa, con particolare riguardo alla dimostrazione del condizionamento subito dalla vittima. Tale accertamento assume peculiare rilevanza nel reato di usura, in cui il nesso tra la condotta dell'indagato e la forza costrittiva di organismi mafiosi deve essere puntualmente provato. In assenza di una motivazione adeguata su tali profili, la configurabilità dell'aggravante di cui alla Legge n. 203 del 1991, articolo 7 non può ritenersi dimostrata, con conseguente necessità di una nuova valutazione da parte del giudice del riesame, la cui esito inciderà anche sulla sussistenza delle esigenze cautelari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' ((omissis)) - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. DI CASOLA Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

DE. LU. Gi. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza emessa in data 10.10.2006 dal Tribunale di Catanzaro sezione riesame nel procedimento incidentale di riesame di ordinanza applicativa della custodia cautelare carceraria adottata il 13.9.2006 dal g.i.p. del Tribunale di Catanzaro;

esaminati gli atti, il ricorso e l'ordinanza impugnata;

udita in camera di consiglio la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.