Cassazione penale Sez. III sentenza n. 42571 del 17 ottobre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:42571PEN

Massima

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Il provvedimento di divieto di accesso alle manifestazioni sportive (c.d. DASPO) rientra tra le misure di prevenzione che incidono sulla libertà personale e, pertanto, deve essere adottato con atto motivato dell'autorità giudiziaria, nel rispetto dei presupposti e delle garanzie previsti dalla legge. In particolare, il destinatario del provvedimento deve essere informato della facoltà di presentare memorie o deduzioni difensive al giudice competente per la convalida, entro un congruo termine, pari a 48 ore, al fine di poter esercitare effettivamente il proprio diritto di difesa. La mancata indicazione di tale facoltà nel provvedimento del questore o nella relativa notifica comporta l'annullamento del provvedimento di convalida, in quanto lesivo del diritto di difesa, senza possibilità di sanatoria aliunde.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IZZO Fausto - Presidente

Dott. SOCCI Angelo Matteo - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza in data 3.10.2017 del Giudice per le indagini preliminari di Vicenza;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa MACRI' Ubalda;
letta la memoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott.ssa COCOMELLO Assunta, che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio del provvedimento impugnato.

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