Il provvedimento di sospensione dei lavori edilizi adottato dal Sindaco ai sensi dell'art. 91 bis, comma 6, della l.p. 5.9.1991, n. 22, per contrasto con le norme regolamentari comunali, può essere legittimamente impugnato dai proprietari interessati dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale. Tuttavia, l'interesse all'impugnazione viene meno qualora, nelle more del giudizio, i proprietari presentino documentazione integrativa alla denuncia di inizio attività, ottenendo il parere favorevole della commissione edilizia comunale, ovvero presentino una domanda di concessione edilizia per i medesimi lavori, parimenti approvata dalla commissione. In tali ipotesi, il ricorso deve essere dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, con compensazione delle spese di giudizio tra le parti in causa, in considerazione dell'intervenuto accordo.