Cassazione civile Sez. II sentenza n. 24336 del 18 novembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:24336CIV

Massima

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Il mancato rispetto del termine di decadenza di cui all'art. 1667 c.c. per la denuncia dei vizi dell'opera comporta la perdita del diritto del committente di far valere tali vizi, anche qualora si tratti di vizi occulti o non immediatamente riconoscibili, salvo che il committente dimostri di aver effettuato la denuncia tempestivamente a partire dal momento in cui i vizi si sono manifestati. L'onere probatorio in ordine all'esistenza di vizi occulti e alla tempestività della denuncia grava sul committente che li abbia eccepiti, il quale deve fornire elementi specifici e concreti a sostegno delle proprie allegazioni, non essendo sufficiente il mero riferimento generico a vizi non immediatamente riconoscibili. L'eccezione di decadenza dalla garanzia per vizi, una volta dedotta nella comparsa di risposta, non deve necessariamente essere riproposta in modo specifico nelle conclusioni, essendo sufficiente che essa risulti come una delle argomentazioni a sostegno della domanda di rigetto dell'opposizione al decreto ingiuntivo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SCHETTINO Olindo - Presidente

Dott. BURSESE ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. CORRENTI Vincenzo - Consigliere

Dott. BERTUZZI Mario - Consigliere

Dott. CARRATO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

IO. IM. SRL P.I. (OMESSO), in persona del legale rappresentante pro tempore elettivamente domiciliato in ROMA, VIA G. AVEZZANA 6, presso lo studio dell'avvocato DI MAJO ADOLFO, che lo rappresenta e difende;

- ricorrente -

contro

IT. RE. SU. SRL P.I. (OMESSO), in persona del legale rappresentante pro tempore elettivamente domiciliato in ROMA, VIA G. FERRARI 4, presso lo studio dell'avvocato PRIORESCHI MAURILIO, che lo rappresenta e difende unitamente all'av…

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