Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 1696 del 2012

ECLI:IT:TARPA:2012:1696SENT

Massima

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Il provvedimento interdittivo adottato dalla Prefettura nei confronti di una società, in ragione di presunti tentativi di infiltrazione mafiosa, può essere oggetto di impugnazione giurisdizionale da parte dei soggetti interessati. Tuttavia, il venir meno dell'efficacia del provvedimento impugnato, a seguito di un successivo riesame o di una nuova adozione di un provvedimento interdittivo, determina la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente, rendendo il ricorso improcedibile. In tali casi, il giudice amministrativo dispone la compensazione delle spese di giudizio, in considerazione della legittima aspettativa del ricorrente di vedere tutelata la propria posizione giuridica.

Sentenza completa

N. 01422/2011
REG.RIC.

N. 01696/2012 REG.PROV.COLL.

N. 01422/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1422 del 2011, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis))ì, con domicilio eletto presso il suo studio sito in Palermo, via G. Sciuti N.31;

contro

Prefettura di Palermo, in persona del Prefetto pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Palermo presso i cui uffici di via A. ((omissis)) 81 è domiciliato; Autorità Portuale di Palermo, in persona del rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Palermo presso i cui uffici di via A. ((omissis)) 81 è domiciliato;

per l'ann…

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