Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 29925 del 27 luglio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:29925PEN

Massima

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Il tentativo di induzione indebita a dare o promettere utilità si configura quando il pubblico ufficiale, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, pone il suo interlocutore in uno stato di soggezione psicologica, avanzando una richiesta perentoria, ripetuta e con elevato grado di pressione, al fine di ottenere un vantaggio indebito, a differenza dell'istigazione alla corruzione attiva che presuppone un rapporto paritetico tra i soggetti coinvolti, diretto al mercimonio dei pubblici poteri. Pertanto, il discrimine fondamentale tra le due fattispecie risiede nello squilibrio delle posizioni, proprio della induzione, a fronte del rapporto paritario che connota la corruzione e l'istigazione alla corruzione. La condotta del pubblico ufficiale, anche se non realizzata per il rifiuto della persona offesa, integra il tentativo di induzione indebita qualora risulti idonea e diretta in modo non equivoco a porre la vittima in uno stato di soggezione psicologica attraverso richieste perentorie e reiterate di utilità, al fine di ottenere un vantaggio indebito. La mancata realizzazione del proposito criminoso per cause indipendenti dalla volontà dell'agente non esclude la configurabilità del tentativo, essendo sufficiente che la condotta risulti idonea e diretta in modo non equivoco alla commissione del reato. Inoltre, la concessione del beneficio della non menzione della condanna, previsto dall'art. 175 c.p., è rimessa alla discrezionalità del giudice di merito, il quale deve valutare la gravità della condotta e gli altri elementi di cui all'art. 133 c.p., senza che tale valutazione sia necessariamente consequenziale alla concessione della sospensione condizionale della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSTANZO Angelo - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - Consigliere

Dott. RICCIO Stefani - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa dalla Corte di appello di Napoli il 07/05/2021;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Stefania Riccio;
udita la discussione dei difensori, avv. Stravino Ettore, che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con la sentenza in epigrafe, la Corte di appello di Napoli ha confermato quella pronunciata in esito a rito abbreviato dal Giudice p…

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