Cassazione penale Sez. II sentenza n. 41021 del 4 ottobre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:41021PEN

Massima

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Il giudice, in sede di convalida di un provvedimento coercitivo, è tenuto a valutare unicamente la sussistenza degli elementi che legittimavano l'adozione della misura con una verifica "ex ante", ovvero sulla base della situazione conosciuta o conoscibile dalla polizia giudiziaria al momento dell'arresto o del fermo. Gli indizi a carico dell'indagato devono rivestire la stessa connotazione di gravità richiesta per l'applicazione di misure cautelari personali, senza che sia necessario il medesimo grado di certezza probatoria richiesto per un giudizio di responsabilità, essendo sufficiente che le deduzioni desumibili dal loro coordinamento conducano a una ragionevole conclusione di probabilità circa l'esistenza del reato e la sua attribuibilità all'indagato. Il giudice non può procedere a un apprezzamento dell'atto compiuto dalla polizia giudiziaria, ma deve limitarsi a verificarne la legittimità alla luce della situazione concreta accertata dagli operanti. Pertanto, l'annullamento dell'ordinanza di diniego della convalida di arresto, disposto a seguito dell'accoglimento del ricorso per cassazione del pubblico ministero, deve avvenire senza rinvio, in quanto il ricorso è finalizzato esclusivamente alla definizione della correttezza dell'operato degli agenti di polizia giudiziaria, senza alcuna ricaduta di effetti giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI ((omissis));

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1517/2013 GIP TRIBUNALE di ((omissis)), del 06/02/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIOVANNA VERGA;

sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)) che ha chiesto l'annullamento con rinvio.

MOTIVI DELLA DECISIONE

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