Il vincolo preordinato all'esproprio, approvato con delibera di un consorzio industriale, ha efficacia per la durata di dieci anni dalla data di approvazione, ai sensi della normativa regionale applicabile. Il decreto di occupazione d'urgenza, adottato nell'ambito della procedura espropriativa, perde efficacia solo in caso di mancata immissione in possesso entro il termine di tre mesi dalla sua emanazione, mentre l'occupazione può essere protratta fino a cinque anni dalla data di effettiva immissione in possesso. Il mancato pagamento della somma dovuta per l'assegnazione di un lotto espropriato legittima la revoca dell'assegnazione stessa, senza che sia necessaria una nuova comunicazione di avvio del procedimento, quando l'interessato sia già a conoscenza dell'imminente revoca. Il termine per l'impugnazione di atti relativi a procedure espropriative è di 120 giorni dalla pubblicazione della sentenza di primo grado, ai sensi dell'art. 23-bis della legge n. 1034 del 1971, mentre per gli atti di revoca dell'assegnazione, non rientranti nella procedura espropriativa, non trova applicazione tale termine abbreviato.