Cassazione penale Sez. V sentenza n. 48008 del 3 dicembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:48008PEN

Massima

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Il diritto di difesa costituzionalmente garantito non può essere esercitato in modo da ledere la reputazione altrui, essendo necessario un bilanciamento tra il diritto di critica e il diritto all'onore. Pertanto, le espressioni utilizzate nell'esercizio del diritto di difesa, pur se non manifestamente offensive, devono comunque rispettare i limiti della continenza e della pertinenza, senza travalicare in attacchi gratuiti e ingiustificati alla reputazione altrui. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del reato di diffamazione, deve accertare se le affermazioni del difensore, pur rientranti nell'ambito del diritto di critica, abbiano oltrepassato tali limiti, dando luogo a un'offesa della reputazione altrui. Laddove il giudice ritenga integrati gli estremi del reato, ma ravvisi la sussistenza di una causa di non punibilità, come l'esimente di cui all'art. 598 c.p., potrà pronunciare una sentenza di assoluzione per non punibilità del fatto, senza necessità di accedere alla formula assolutoria più ampia "perché il fatto non sussiste", in assenza di un concreto interesse dell'imputato a ottenere tale formula, che non comporta effetti diversi e più favorevoli rispetto alla pronuncia di non punibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - rel. Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 81/2010 GIUDICE DI PACE di CHIAVARI, del 19/12/2012;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 18/06/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROSA PEZZULLO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. DELEHAYE Enrico, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 19.7. 2013 il Tribunale di Chiavari - premesso che con atto di ap…

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