Cassazione penale Sez. V sentenza n. 57566 del 27 dicembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:57566PEN

Massima

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Il reato di ingiuria, essendo stato successivamente abrogato, non può più essere considerato reato, con conseguente revoca delle statuizioni penali e civili relative a tale fattispecie. Quanto al reato di minaccia, la motivazione della sentenza impugnata appare logica ed immune da vizi, in quanto la Corte di merito ha adeguatamente valorizzato gli elementi di prova, ritenendo credibili le persone offese e escludendo la reciprocità delle offese sulla base di specifici elementi di fatto. Tuttavia, i reati di minaccia risultano estinti per prescrizione, con conseguente annullamento della sentenza impugnata limitatamente a tali reati, fermo restando il rigetto del ricorso agli effetti civili.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo A. - Presidente

Dott. CATENA Rossella - rel. Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte di Appello di Catania emessa in data
30/04/2015;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa Catena Rossella;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. TOCCI Stefano, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio per il fatto di cui all'articolo 594 e per prescrizione in relazione al reato di minaccia.
RITEN…

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