Cassazione penale Sez. V sentenza n. 54537 del 5 dicembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:54537PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare ai sensi dell'art. 274, comma 1, lett. c), c.p.p., deve essere valutato in concreto attraverso l'analisi della fattispecie specifica, considerando la permanenza della situazione di fatto che ha reso possibile o agevolato la commissione del reato, nonché elementi concreti e non congetturali rivelatori di una continuità ed effettività del pericolo, attualizzata al momento dell'adozione della misura cautelare. Tale valutazione non può fondarsi su considerazioni generiche, ma richiede un'analisi puntuale del ruolo rivestito dall'indagato, delle sue concrete possibilità di reiterare il reato e della proporzionalità della misura cautelare prescelta. In particolare, il mero dato della disponibilità di altre società in crisi da parte dell'indagato non è di per sé sufficiente a giustificare il pericolo di reiterazione, essendo necessario verificare il suo effettivo coinvolgimento e il ruolo da lui svolto in tali contesti. Analogamente, il richiamo generico a recenti operazioni immobiliari oggetto di indagine non può fondare, in assenza di ulteriori elementi specifici, un giudizio di attualità delle esigenze cautelari. Infine, la scelta della misura cautelare deve essere adeguatamente motivata con riferimento alle concrete esigenze da soddisfare, senza ricorrere a valutazioni astratte o generiche.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. MORELLI Francesca - rel. Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 10/04/2018 del TRIB. LIBERTA' di MILANO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. FRANCESCA MORELLI;
lette/sentite le conclusioni del PG Dr. MIGNOLO OLGA, che conclude per l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
1. Viene proposto ricorso avverso l'ordinanza del Tribunale del Riesame di Milano che, pronunciandosi sull'istanza di riesame dell'ordinanza del GIP del Tribunale di Milano che aveva applicato …

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