Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 24018 del 15 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:24018PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condotta di minaccia o violenza nei confronti di pubblici ufficiali nell'esercizio delle loro funzioni non integra il reato di violenza o minaccia a pubblico ufficiale (art. 336 c.p.) qualora tale condotta non sia finalizzata a costringere il pubblico ufficiale a compiere o omettere un atto del proprio ufficio, ma rappresenti una mera reazione scomposta e intollerante all'attività di accertamento e controllo legittimamente svolta dal pubblico ufficiale. In tali casi, la condotta dell'imputato può integrare il reato di resistenza a pubblico ufficiale (art. 337 c.p.), in quanto idonea a ostacolare o turbare l'attività funzionale del pubblico ufficiale, pur non essendo diretta a costringerlo a compiere o omettere atti d'ufficio. La responsabilità per il reato di resistenza a pubblico ufficiale sussiste qualora la condotta dell'imputato sia adeguatamente provata dalle testimonianze attendibili dei pubblici ufficiali coinvolti, senza che rilevi la presenza di eventuali testimonianze favorevoli all'imputato, ove queste non siano idonee a inficiare la credibilità delle deposizioni dei verbalizzanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBA Tito - Presidente

Dott. MILO Nicola - rel. Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MA. RI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1336/2008 CORTE APPELLO di MILANO, del 03/06/2008;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 06/04/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. NICOLA MILO;

udito il P.G. in persona del Dott. D'ANGELO Giovanni che ha concluso per il rigetto del ricorso;

il difensore non e' comparso.

FATTO E DIRITTO

1. La Corte d'Appello di Mi…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.