Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 30855 del 5 novembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:30855PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la sussistenza della recidiva facoltativa ai sensi dell'art. 99 c.p., è tenuto a verificare in concreto se la reiterazione dell'illecito sia sintomo effettivo di riprovevolezza della condotta e di pericolosità sociale dell'autore, avuto riguardo alla natura dei reati, al tipo di devianza di cui essi sono il segno, alla qualità e al grado di offensività dei comportamenti, alla distanza temporale tra i fatti e al livello di omogeneità esistente tra loro, all'eventuale occasionalità della ricaduta e a ogni altro parametro individualizzante significativo della personalità del reo e del grado di colpevolezza, al di là del mero e indifferenziato riscontro formale dell'esistenza di precedenti penali. Tale valutazione richiede un preciso onere motivazionale a carico del giudice, il cui sindacato in sede di legittimità è limitato alla logicità e coerenza delle argomentazioni espresse in relazione all'idoneità della nuova condotta criminosa a rivelare una maggiore capacità a delinquere del soggetto. Pertanto, il giudice di merito, nel riconoscere la recidiva facoltativa, deve motivare adeguatamente in ordine alla pericolosità sociale del reo, desumibile dalla natura, qualità e grado di offensività dei reati precedenti, dalla loro distanza temporale e dal livello di omogeneità, nonché da ogni altro elemento significativo della personalità e del grado di colpevolezza dell'imputato, al di là del mero riscontro formale dell'esistenza di precedenti penali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PICCIALLI Patrizia - Presidente

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. BRUNO Mariarosar - rel. Consigliere

Dott. PAVICH Giuseppe - Consigliere

Dott. DAWAN Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/06/2019 della CORTE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere BRUNO MARIAROSARIA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore FODARONI MARIA GIUSEPPINA che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
Nessun difensore e' presente.
MOTIVI DELLA DECISIONE
1. Il ricorrente (OMISSIS), a mezzo del difensore, ha p…

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