Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 22299 del 29 maggio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:22299PEN

Massima

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La partecipazione ad un singolo reato-fine non è incompatibile con la partecipazione ad un'associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Ai fini dell'adozione di una misura cautelare personale, la nozione di gravi indizi di colpevolezza non è omologa a quella applicabile per la formulazione del giudizio di colpevolezza finale, essendo sufficiente in sede cautelare l'emersione di qualunque elemento probatorio idoneo a fondare una qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato. Pertanto, anche la prova dell'accordo associativo desunta da condotte svolte nell'ambito di un solo episodio criminoso o da comportamenti che possono essere il frutto di un aiuto episodico, purché l'accertamento sia particolarmente rigoroso, può integrare i gravi indizi di colpevolezza necessari per l'adozione di una misura cautelare personale per il reato di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. L'organico inserimento del soggetto nella struttura criminosa associativa può essere desunto da elementi fattuali di assoluta pertinenza e rilevanza, come il ruolo svolto nell'ambito di una specifica operazione di importazione di sostanze stupefacenti, i contatti con gli altri partecipi e le condotte successive all'arresto di un coreo, che dimostrino la consapevolezza dell'esistenza di altri soggetti coinvolti e la stabilità del vincolo associativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUSCO Carlo Giuseppe - Presidente

Dott. MARINELLI Felicetta - Consigliere

Dott. DOVERE Salvatore - rel. Consigliere

Dott. IANNELLO Emilio - Consigliere

Dott. MONTAGNI Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 783/2013 TRIB. LIBERTA' di GENOVA, del 17/12/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SALVATORE DOVERE;

sentite le conclusioni del PG Dott. Policastro Aldo, il quale ha chiesto il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con l'ordinanza indicata in epigrafe il Tribunale di Genova,…

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