Cassazione penale Sez. III sentenza n. 7531 del 18 febbraio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:7531PEN

Massima

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Il provvedimento del giudice per le indagini preliminari che neghi l'archiviazione richiesta dal pubblico ministero non è autonomamente ricorribile per cassazione, in quanto rientra nei poteri tipici del giudice e non determina alcuna irrimediabile stasi processuale, essendo comunque garantita all'indagato la possibilità di dispiegare ogni difesa nella successiva eventuale sede processuale, a prescindere dalla modalità di prosecuzione del procedimento, sia essa la citazione diretta ovvero l'udienza preliminare. Pertanto, il ricorso avverso tale provvedimento deve essere dichiarato inammissibile, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende, determinata secondo equità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRILLO Renato - Presidente

Dott. GRAZIOSI Chiara - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - rel. Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS);

avverso il provvedimento del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Brescia del 1 febbraio 2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANDREA GENTILI;

letta la requisitoria scritta del PG Dott. ((omissis)) IACOVIELLO il quale ha concluso chiedendo la inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Con provvedimento reso in data 1 febbraio 2013 il Gip del Tribunale di Brescia restituiva al locale PM la richiesta di ar…

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