Cassazione penale Sez. V sentenza n. 8940 del 3 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:8940PEN

Massima

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Il giudizio immediato disposto dal giudice per le indagini preliminari sulla base della richiesta del pubblico ministero per l'evidenza della prova non è sindacabile dal giudice del dibattimento, salvo il caso in cui sia stata violata una norma procedimentale concernente l'intervento dell'imputato. La valutazione dell'evidenza probatoria è rimessa alla discrezionalità del giudice per le indagini preliminari, la cui decisione non può essere oggetto di ulteriore controllo, in quanto il prevalente interesse dell'imputato è quello alla celebrazione del giudizio in un tempo ragionevole. Pertanto, eventuali errori nella valutazione dei presupposti per l'instaurazione del rito immediato sono irrilevanti, non potendo il giudice del dibattimento rimettere gli atti al pubblico ministero per l'ordinario esercizio dell'azione penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo A. - Presidente

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso il decreto n. 3398/2014 GIP TRIBUNALE di TRAPANI, del 26/06/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO SETTEMBRE;
Lette le conclusioni del Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Cassazione, che la concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre avverso il decreto di fissazione di giudizio immediato emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trapani nell'amb…

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