Cassazione penale Sez. V sentenza n. 38353 del 24 ottobre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:38353PEN

Massima

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Il reato di minaccia di cui all'art. 612 c.p. richiede la prospettazione di un male ingiusto, che non risulta sussistere nelle espressioni rivolte dall'imputato alla persona offesa, le quali, pur essendo offensive e ingiuriose, non integrano gli elementi costitutivi del reato di minaccia. Pertanto, in assenza della prospettazione di conseguenze sfavorevoli per la vittima, il reato di minaccia deve essere escluso, con conseguente eliminazione della relativa pena. Resta invece confermata la responsabilità per il reato di ingiuria di cui all'art. 594 c.p., in relazione al quale non sono state sollevate specifiche censure.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giacomo - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

difensore di Io. Gi. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Sezione distaccata di Caserta, in data 19.11.2010;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Carlo Zaza;

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Delehaye Enrico, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITEN…

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