Cassazione penale Sez. II ordinanza n. 30527 del 22 luglio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:30527PEN

Massima

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Il giudice, nell'emettere una sentenza, è tenuto a verificare con particolare attenzione l'esattezza e la completezza dei dati identificativi delle parti processuali, al fine di evitare errori materiali nell'intestazione del provvedimento che possano ingenerare confusione o incertezza circa l'oggetto della pronuncia e i soggetti coinvolti. L'intestazione della sentenza, quale elemento formale essenziale del provvedimento giurisdizionale, deve pertanto riportare in modo chiaro e preciso i nomi delle sole parti effettivamente coinvolte nel giudizio, senza alcun riferimento a posizioni processuali estranee o autonomamente definite. Il giudice, ove riscontri un mero errore materiale nell'intestazione, è tenuto a disporne la correzione, al fine di assicurare la piena corrispondenza tra il contenuto dispositivo della sentenza e l'indicazione formale dei soggetti cui essa si riferisce, garantendo in tal modo la certezza e l'univocità dell'accertamento giurisdizionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO ((omissis)) - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. RENZO Michele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

PUBBLICO MINISTERO PRESSO TRIBUNALE di;

nei confronti di:

1) PA. VL. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 22/01/2009 SECONDA SEZ. CORTE CASSAZIONE di ROMA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CASUCCI GIULIANO;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. D'AMBROSIO Vito, che chiede correggersi l'errore.

RILEVATO IN FATTO E IN DIRITTO

Che con sentenza in data 22 gennaio 2009, questa C…

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