Tribunale Amministrativo Regionale Basilicata - Potenza sentenza n. 684 del 2018

ECLI:IT:TARBAS:2018:684SENT

Massima

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Il silenzio serbato dall'amministrazione sull'istanza presentata dal privato, qualora venga successivamente interrotto dall'adozione di un provvedimento espresso, determina l'improcedibilità del ricorso avverso il silenzio-rifiuto, in quanto viene meno l'interesse del ricorrente ad ottenere una pronuncia dichiarativa dell'illegittimità dell'inerzia amministrativa e dell'ordine di provvedere. Inoltre, l'entrata in vigore dell'art. 2-bis della legge n. 241 del 1990 non ha elevato a bene della vita, di per sé suscettibile di autonoma protezione mediante il risarcimento del danno, l'interesse procedimentale al rispetto dei termini dell'azione amministrativa, essendo necessario che il danno lamentato sia conseguenza diretta ed immediata del ritardo dell'amministrazione e che ne sia fornita adeguata prova.

Sentenza completa

Pubblicato il 15/10/2018

N. 00684/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00143/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Basilicata

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso avente numero di registro generale 143 del 2018, proposto da
- Alvania s.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa in giudizio dall'avv. ((omissis)), p.e.c. [email protected];

contro

- Regione Basilicata, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, non costituita in giudizio;

ricorso ai sensi degli artt. 31 e 117 cod. proc. amm.

- avverso il silenzio-rifiuto serbato dalla Regione intimata sull’istanza presentata in data 29 dicembre 2017;

- nonché per il risarcimento del danno
ex
art. 2-bis della legge n. 241/1990.

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