Cassazione penale Sez. I sentenza n. 43569 del 24 ottobre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:43569PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso richiede la dimostrazione di un rapporto di stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare un ruolo dinamico e funzionale dell'indagato nel perseguimento dei comuni fini criminosi. Tale partecipazione può essere desunta da indicatori fattuali gravi, precisi e concordanti, come i comportamenti tenuti nelle pregresse fasi di "osservazione" e "prova", l'affiliazione rituale, l'investitura della qualifica di "uomo d'onore", la commissione di delitti-scopo, oltre a molteplici e significativi "facta concludentia", idonei a dare la sicura dimostrazione della costante permanenza del vincolo, con puntuale riferimento allo specifico periodo temporale considerato dall'imputazione. L'appartenenza ad un sodalizio mafioso non può essere desunta dalla mera disponibilità dell'indagato a fungere da prestanome di altri o dal suo intervento per risolvere difficoltà insorte nell'attività imprenditoriale, in assenza di una dimostrazione del suo effettivo inserimento nell'organizzazione criminale, del ruolo ricoperto e delle finalità perseguite. La valutazione degli elementi indiziari deve essere condotta in modo corretto, esaustivo e razionale, tenendo conto anche delle obiezioni difensive, al fine di accertare l'elevata probabilità della partecipazione dell'indagato all'associazione di stampo mafioso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. CAIAZZO Luigi Pietro - Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella P. - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1755/2011 TRIB. LIBERTA' di CATANZARO, del 31/01/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. BONI MONICA;

sentite le conclusioni del PG Dott. GALASSO Aurelio il quale ha chiesto l'annullamento dell'ordinanza impugnata con rinvio;

Uditi i difensori Avv. (OMISSIS), il quale insiste per l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 31 gennaio 20…

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