Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 2635 del 2012

ECLI:IT:TARNA:2012:2635SENT

Massima

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Il completamento di opere edilizie abusive in pendenza di definizione di istanze di condono edilizio può avvenire, ai sensi dell'art. 35 della legge n. 47 del 1985, solo al decorso del termine dilatorio di trenta giorni dalla notifica al Comune del proprio intendimento, con allegazione di perizia giurata ovvero documentazione avente data certa in ordine allo stato dei lavori abusivi. Tale procedura deve essere seguita rigidamente anche al fine di conferire certezze in ordine allo stato dei luoghi e ad evitare postumi tentativi di disconoscimento della circostanza che l'esecuzione delle opere, pur se autorizzate, avviene sotto la propria responsabilità, nella piena consapevolezza che, sebbene interventi di natura eminentemente conservativa possano essere ammessi, si sta agendo assumendo espressamente a proprio carico i rischi e i pericoli connessi, cosicché se il condono verrà negato si dovrà demolire anche le migliorie apportate. In presenza di manufatti abusivi non sanati né condonati, gli interventi ulteriori, sia pure riconducibili alle categorie della manutenzione straordinaria, del restauro e/o risanamento conservativo, della ristrutturazione, della realizzazione di opere costituenti pertinenze urbanistiche, ripetono le caratteristiche di illegittimità dell'opera principale alla quale ineriscono strutturalmente, sicché non può ammettersi, in difetto dei titoli abilitativi idonei, la prosecuzione dei lavori a completamento di opere che, fino al momento di eventuali sanatorie, devono ritenersi comunque abusive, con conseguente obbligo del comune di ordinarne la demolizione. Una volta accertata la violazione, la sanzione demolitoria va doverosamente applicata, senza che occorra una specifica motivazione sull'interesse pubblico alla demolizione dell'opera, e senza che possa essere predicata alcuna violazione delle garanzie partecipative.

Sentenza completa

N. 07384/1996
REG.RIC.

N. 02635/2012 REG.PROV.COLL.

N. 07384/1996 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7384 del 1996, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), presso il cui studio in Napoli, via Duomo, n. 66, è eletto domicilio;

contro

Comune di Forio, in persona del Sindaco p.t, non costituito in giudizio;

per l'annullamento, previa sospensione

- dell'ordinanza sindacale di demolizione n. 256 del 8 maggio 1996, notificata il 21 giugno successivo dello stesso mese, con la quale si ordina la demolizione delle opere realizzate senza titolo, quali indicate nell’atto stesso;

- di ogni altro atto connesso, collegato e conseguente, ivi compresi q…

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