Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 4319 del 2024

ECLI:IT:TARNA:2024:4319SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare la legittimità dell'ordinanza di demolizione emessa dal Comune, afferma che: 1. L'Amministrazione comunale è tenuta a valutare l'applicazione della sanzione pecuniaria in luogo di quella demolitoria solo in fase di esecuzione dell'ordine di abbattimento, ma non in fase di emissione dell'ingiunzione di ripristino dello stato dei luoghi, la cui legittimità prescinde da tale valutazione. La possibilità di sostituire la sanzione demolitoria con quella pecuniaria, prevista dall'art. 34 del D.P.R. n. 380/2001, deve essere valutata dall'Amministrazione nella fase esecutiva del procedimento, successiva ed autonoma rispetto all'ordine di demolizione. 2. La tutela dell'affidamento del privato circa la legittimità del titolo edilizio costituisce un limite al potere di riduzione in pristino dell'Amministrazione solo nel caso in cui l'opera non presenti profili di abusività dal punto di vista sostanziale. Laddove i vizi del titolo a suo tempo rilasciato, che ne hanno provocato l'annullamento in sede giurisdizionale, siano relativi all'insanabile contrasto del provvedimento autorizzativo con le norme di programmazione e regolamentazione urbanistica, l'Amministrazione dovrà escludere l'applicabilità del regime di fiscalizzazione dell'abuso. 3. La tutela dell'affidamento attraverso l'eccezionale potere di sanatoria contemplato dall'art. 38 del D.P.R. n. 380/2001 non può consentire una sorta di condono amministrativo in deroga a qualsivoglia previsione urbanistica, ambientale o paesaggistica, pena l'inammissibile elusione del principio di programmazione e l'irreversibile compromissione del territorio.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/07/2024

N. 04319/2024 REG.PROV.COLL.

N. 01066/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Ottava)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1066 del 2021, proposto da
Bartolomeo Piccolo, rappresentato e difeso dall'avvocato Antonio Parisi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Aversa, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Giuseppe Nerone, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, via Cesario Console, n. 3;

e con l'intervento di

ad opponendum:
Pasquale Giuliano, rappresentato e difeso dall'avvocato Luciano Costanzo, con domicilio digitale come da PEC …

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