Cassazione penale Sez. II sentenza n. 21376 del 31 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:21376PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di estorsione si configura quando l'agente, mediante violenza o minaccia, costringe la vittima a compiere un atto di disposizione patrimoniale a proprio vantaggio, indipendentemente dalla fondatezza della pretesa fatta valere. L'elemento psicologico del reato richiede che l'agente agisca nella consapevolezza dell'illiceità della propria condotta, non essendo sufficiente la mera convinzione soggettiva di esercitare un diritto, se tale pretesa non è giuridicamente azionabile. Ai fini della prescrizione, i singoli episodi di estorsione commessi in continuazione devono essere considerati autonomamente, senza che l'unità giuridica del reato continuato impedisca di rilevare la prescrizione maturata per i fatti più risalenti, ancorché unificati dalla continuazione. Tuttavia, l'inammissibilità del ricorso per alcuni episodi non consente di rilevare la prescrizione per i reati in relazione ai quali i motivi dedotti siano stati dichiarati inammissibili, essendo l'autonomia dell'azione penale e dei rapporti processuali inerenti ai singoli capi di imputazione un principio che opera anche in caso di reati unificati dalla continuazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. DE SANTIS Anna Maria - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. PERROTTI Massimo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/2/2019 della Corte di appello di Bari;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Massimo Perrotti;
lette le conclusioni scritte del pubblico ministero, in persona del sostituto Procuratore generale, Dott. Pedicini Ettore, che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso;
letta la memoria trasmessa dal difensore del ricorrente, avv. (O…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.