Cassazione penale Sez. V sentenza n. 44553 del 4 novembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:44553PEN

Massima

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Il dolo specifico di recare pregiudizio ai creditori è richiesto per la sussistenza del delitto di bancarotta fraudolenta mediante esposizione o riconoscimento di passività inesistenti, di cui all'art. 216, comma 1, n. 1, L.F., mentre per le ipotesi di distrazione, occultamento, dissimulazione, distruzione e dissipazione di beni è sufficiente il dolo generico. Tuttavia, anche laddove la condotta sia qualificata come esposizione fraudolenta di passività inesistenti, qualora essa si sostanzi in una distrazione di risorse aziendali, mascherata attraverso l'indicazione di contratti di sponsorizzazione mai effettivamente realizzati, la fattispecie concreta integra comunque il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione, non essendo necessario l'accertamento del dolo specifico. Ciò in quanto la distinzione concettuale tra le due forme di bancarotta patrimoniale non attiene alla natura della condotta, bensì all'elemento soggettivo che la caratterizza: mentre nell'esposizione fraudolenta di passività inesistenti rileva il dolo specifico di arrecare pregiudizio ai creditori, nella distrazione è sufficiente il dolo generico, essendo sufficiente che l'agente abbia coscientemente sottratto beni dal patrimonio dell'impresa, indipendentemente dalla finalità perseguita. Pertanto, anche laddove la condotta sia descritta in termini di esposizione fraudolenta di passività inesistenti, ove emerga che essa si sia concretizzata in una distrazione di risorse aziendali, mascherata attraverso l'indicazione di contratti di sponsorizzazione mai effettivamente realizzati, la fattispecie integra comunque il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione, non essendo necessario l'accertamento del dolo specifico di arrecare pregiudizio ai creditori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa il 22/05/2014 dalla Corte di appello di Torino;
visti gli atti, la sentenza impugnata ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. SELVAGGI Eugenio che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito per il ricorrente l'Avv. (OMISSIS), il quale ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso, e l&#…

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