Cassazione penale Sez. II sentenza n. 996 del 17 gennaio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:996PEN

Massima

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Il giudice di legittimità dichiara inammissibile il ricorso per cassazione fondato su motivi che si risolvono nella mera reiterazione di doglianze già dedotte in appello e puntualmente disattese dalla corte di merito, in quanto tali motivi non assolvono la funzione tipica di una critica argomentata avverso la sentenza impugnata, ma si risolvono in una mera apparenza, omettendo di censurare specificamente la motivazione della sentenza di appello, che risulta essere coerente e scevra da vizi logici. Il carattere autonomo di ogni impugnazione postula che essa rechi in sé tutti i requisiti voluti dalla legge per provocare e consentire il controllo devoluto al giudice superiore, sicché i motivi di ricorso per cassazione devono contenere una critica puntuale e argomentata alla sentenza impugnata, non potendosi limitare alla mera reiterazione di doglianze già disattese in precedenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

JO. Ro. n. a (OMESSO);

avverso la sentenza n. 665/2006 della Corte d'appello di Salerno in data 16.3.2010.

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal consigliere dott.ssa Giovanna VERGA.

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, Dott. Cannine STABILE, il quale ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;

Sentito il difensore di fiducia Avv. BASON Luciano…

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