Il dirigente comunale, e non il Sindaco, è competente a dichiarare la decadenza dell'assegnazione di alloggio di edilizia residenziale pubblica, in base a quanto disposto dall'art. 107 del D.lgs. 18 agosto 2000, n. 267. L'istituto dell'assegnazione in deroga di alloggi di edilizia residenziale pubblica costituisce un rimedio eccezionale diretto a sovvenire a gravi situazioni di rilevanza sociale non valutate nella graduatoria ordinaria ovvero sopravvenute alla chiusura dell'ultimo bando di concorso, non prevedendo la normativa alcun automatismo tra la sussistenza di una delle vicende di cui all'art. 14 del Regolamento Regionale n. 1/2004 e l'assegnazione in deroga. Il bando e la normativa regolamentare che precludono l'inserimento in graduatoria a coloro che sono stati occupanti senza titolo di alloggi di edilizia residenziale pubblica negli ultimi cinque anni non contrastano con i precetti costituzionali, in quanto la ricorrente non ha presentato domanda di partecipazione al bando né ha impugnato gli atti successivi. Sussistono giusti motivi per compensare tra le parti le spese di giudizio, in relazione alla particolarità della vicenda.