Cassazione penale Sez. V sentenza n. 8674 del 27 febbraio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:8674PEN

Massima

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Il diritto di satira, pur essendo riconosciuto dall'ordinamento giuridico, trova il suo limite nel divieto di espressioni offensive e diffamatorie nei confronti di terzi, le quali non possono essere giustificate dalla finalità di critica e denuncia sociale. Pertanto, affinché le espressioni satiriche siano considerate legittime, è necessario che esse si mantengano entro i confini della continenza verbale e del rispetto della dignità altrui, senza degenerare in attacchi personali gratuiti e lesivi della reputazione di soggetti determinati. Il giudice, nel valutare la legittimità dell'esercizio del diritto di satira, deve operare un bilanciamento tra il diritto alla libera manifestazione del pensiero e il diritto alla tutela dell'onore e della reputazione, tenendo conto della forma espressiva utilizzata, del contesto in cui le affermazioni sono state rese, nonché della rilevanza pubblica della persona offesa e dell'interesse sociale sotteso alla critica. Solo laddove le espressioni satiriche risultino sproporzionate e gratuitamente offensive, esse potranno essere ritenute penalmente rilevanti, in quanto eccedenti i limiti del legittimo esercizio del diritto di critica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. NAPPI Aniello - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PA. Pa. Pa. , n. a (OMESSO);

MA. Tu. , n. a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Napoli depositata il 4 maggio 2008;

Sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Aniello Nappi;

Udite le conclusioni del P.M. Dott. CIANI Gianfranco, che ha chiesto il rigetto.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Pa.Pa. Pa. e Ma.Tu. impugnano per cassazione la sentenza che ne ha confermato la dichiarazione di colpevolezza in ordine al delitto di diffamazione aggra…

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