Il Comune può legittimamente imporre l'obbligo di stazionamento dell'autovettura adibita al servizio di noleggio con conducente (NCC) presso la rimessa indicata nell'autorizzazione rilasciata, in quanto tale prescrizione trova fondamento nella disciplina normativa di settore, in particolare negli artt. 3, 8, comma 3, e 11 della legge n. 21/1992. Tale obbligo non costituisce una indebita restrizione territoriale del servizio, in quanto il legislatore ha inteso ancorare il servizio NCC alle esigenze e alla programmazione del territorio comunale che rilascia l'autorizzazione, senza che ciò comporti una violazione dei principi di libera concorrenza e libera prestazione dei servizi. Pertanto, il mancato rispetto di tale obbligo di stazionamento legittima l'adozione da parte del Comune di provvedimenti sanzionatori, come la sospensione temporanea dell'autorizzazione, in quanto finalizzati a ripristinare la regolarità del servizio pubblico affidato. La posizione del titolare dell'autorizzazione NCC è qualificabile come interesse legittimo e non come diritto soggettivo, con conseguente attribuzione della giurisdizione al Giudice Amministrativo.