Cassazione penale Sez. V sentenza n. 31458 del 23 giugno 2017

ECLI:IT:CASS:2017:31458PEN

Massima

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L'ordinanza di custodia cautelare, ancorché emessa all'esito dell'udienza di convalida dell'arresto, costituisce un atto totalmente autonomo rispetto al procedimento e al provvedimento di convalida, sicché i vizi di tale procedimento e provvedimento non si riverberano sull'ordinanza applicativa della misura cautelare. Pertanto, il vizio dedotto in relazione alla lesione del diritto di difesa nell'ambito dell'udienza di convalida dell'arresto non inficia la legittimità dell'ordinanza di applicazione della misura cautelare, la quale rimane un atto autonomo e distinto. La Corte di Cassazione, in linea con un orientamento consolidato, ha pertanto dichiarato inammissibile il ricorso proposto avverso l'ordinanza cautelare, in quanto il motivo dedotto attiene esclusivamente a profili inerenti la convalida dell'arresto e non incide sulla legittimità del provvedimento cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo A. - Presidente

Dott. GORJAN Sergio - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 15/10/2016 del GIP TRIBUNALE di MILANO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. SERGIO GORJAN;
Udito il Procuratore Generale nella persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per il rigetto.
CONSIDERATO IN FATTO
Il Giudice per l'indagini preliminari del Tribunale di Milano con il provvedimento impugnato reso il 15.10.2016,ad esito dell'apposita udienza ha convalidato l'arresto del (OMISSIS) in ordine ai delitti…

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