Cassazione penale Sez. I sentenza n. 43929 del 22 settembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:43929PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il condannato può essere ammesso alle misure alternative alla detenzione, quali l'affidamento in prova al servizio sociale, la semilibertà e la detenzione domiciliare, solo se non risulta più pericoloso per la società, sulla base di una valutazione complessiva della sua personalità e del suo percorso di reinserimento sociale. Tale valutazione deve tenere conto non solo della gravità dei reati commessi, ma anche di elementi positivi come la buona condotta in carcere, l'assenza di collegamenti con la criminalità organizzata e il decorso del tempo dalla commissione dei fatti. Ove permangano dubbi sulla recisione dei legami con l'ambiente criminale, il giudice può legittimamente negare l'accesso alle misure alternative, in quanto la tutela della collettività deve prevalere sulle esigenze di reinserimento del condannato. Tuttavia, tale diniego deve essere adeguatamente motivato, senza limitarsi a considerazioni apodittiche o a informazioni generiche fornite dalle autorità investigative, ma valorizzando tutti gli elementi concreti, favorevoli e sfavorevoli, emersi nel corso dell'esecuzione della pena. Solo in tal modo il giudice può effettuare una prognosi attendibile sulla pericolosità sociale del condannato e sulla sua effettiva capacità di reinserirsi positivamente nel contesto sociale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. SANDRINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. SARACENO ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 119/2015 TRIB. SORVEGLIANZA di SALERNO, del 08/07/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis)) SARACENO;
Letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Dott. ((omissis)), Sostituto Procuratore Generale della Repubblica presso questa Corte, che ha concluso, chiedendo l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza indicata in rubrica il T…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.