Cassazione penale Sez. I sentenza n. 26169 del 5 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:26169PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La massima giuridica che può essere estratta dalla sentenza è la seguente: L'aggravante del metodo mafioso di cui all'art. 7 del d.l. 152/1991, conv. in l. 203/1991, si configura quando la condotta criminosa, pur non essendo direttamente ascrivibile all'imputato, si inserisce in un contesto caratterizzato dall'utilizzo di modalità tipiche della violenza e della minaccia mafiosa, tali da sfruttare la forza di intimidazione del vincolo associativo e la condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva. L'aggravante si applica a tutti i concorrenti nel reato, anche se le azioni di intimidazione e minaccia sono state materialmente commesse solo da alcuni di essi, purché l'imputato non provi la sua incolpevole ignoranza dei fatti che la integrano. Il dolo eventuale è compatibile con il delitto di ricettazione, essendo sufficiente che l'agente si sia rappresentato la concreta possibilità della provenienza delittuosa della cosa e abbia accettato il rischio. La valutazione della personalità del minore imputato, ai fini dell'applicazione delle circostanze attenuanti generiche, deve essere effettuata in senso dinamico, tenendo conto del suo processo evolutivo verso una corretta definizione della propria identità e ruolo nella società, senza limitarsi alla sola considerazione della condotta tenuta fino alla commissione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI ((omissis)) del 25/02/0 -

Dott. BONITO Francesco M.S. Consigliere SENTE -

Dott. CASSANO ((omissis)) N. -

Dott. MAZZEI Antonella P. rel. Consigliere REGISTRO GENER -

Dott. LA POSTA ((omissis)) N. 41284/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

RU. An. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza del 1/07/2010 della Corte di appello, sezione per i minorenni, di Messina;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita la relazione svolta, nella pubblica udienza del 25 febbraio 2011, dal Consigliere Dr. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.