Tribunale Amministrativo Regionale Abruzzo - Pescara sentenza n. 427 del 2014

ECLI:IT:TARPE:2014:427SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di diniego di autorizzazione paesaggistica e di valutazione di impatto ambientale per un progetto di attività estrattiva finalizzata alla messa in sicurezza di un'area a rischio idrogeologico ed eliminazione del pericolo di frana, motivato dal parere negativo della competente Soprintendenza, è legittimo quando le valutazioni di compatibilità ambientale effettuate dall'Amministrazione, pur rientrando nell'ampia discrezionalità tecnica di cui essa dispone in materia, non appaiano manifestamente illogiche, irrazionali, irragionevoli, arbitrarie o fondate su palese travisamento dei fatti, anche in presenza di osservazioni e studi tecnici presentati dal privato a sostegno del progetto. Infatti, le valutazioni di compatibilità ambientale costituiscono espressione paradigmatica della discrezionalità tecnica della Pubblica amministrazione, non suscettibile di sindacato giurisdizionale in assenza di macroscopici vizi, in considerazione della complessità delle discipline specialistiche di riferimento e dell'opinabilità dell'esito della valutazione. Pertanto, il giudice amministrativo può sindacare tali valutazioni solo nel caso in cui esse appaiano manifestamente illogiche, irrazionali, irragionevoli, arbitrarie ovvero fondate su di un altrettanto palese e manifesto travisamento dei fatti, non potendo sostituire la propria opinabile valutazione a quella dell'Amministrazione. Inoltre, il fatto che l'area interessata dal progetto non sia sottoposta a specifici vincoli paesaggistici e ricada in zona a trasformabilità limitata non esime l'Autorità preposta alla tutela del vincolo paesaggistico dall'effettuare una valutazione in ordine all'incidenza sull'ambiente degli interventi di trasformazione progettati.

Sentenza completa

N. 00363/2011
REG.RIC.

N. 00427/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00363/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Abruzzo

sezione staccata di Pescara (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 363 del 2011, proposto da:
Rocco & ((omissis)) S.r.l., rappresentata e difesa dagli avv. ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Pescara, via Cetteo Ciglia, 8;

contro

Regione Abruzzo, non costituita in giudizio;

nei confronti di

Ministero per i Beni e le Attività Culturali, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, domiciliata in L'Aquila, via Buccio di Ranallo c/ S.Domenico;

per l'annullamento

- del provvedimento della 19 maggio 2011, n. 44533N68035, con il qua…

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